Una frase sempre più utilizzata sul web e in generale nelle nostre vite è “mai ‘na gioia”. Questa espressione viene utilizzata in segno di scoraggiamento di fronte all'ennesima delusione nella vita, quando le cose sembrano andare sempre per il verso sbagliato e niente o nessuno è in grado di farci sentire gratificati.
Che la vita sia piena di insidie e ingiustizie, questo è indubbio; ma dobbiamo prestare molta attenzione alle nostre modalità di approccio verso queste delusioni. Il nostro cervello agisce attraverso un filtro per cui l’attenzione viene posta maggiormente su ciò che pensiamo. Di conseguenza, più diamo importanza a queste situazioni, più il nostro cervello ci fa interpretare la realtà come priva di gioie. Quando sentiamo di avere un bisogno, qualunque sia la sua natura, cerchiamo di soddisfarlo a tutti i costi per essere felici; se non ci riusciamo otterremo solo un senso di mancanza, un’assenza di piacere. L’insoddisfazione è un segnale che indica che qualcosa non va, che dobbiamo cambiare, allo scopo di raggiungere uno stato di maggiore soddisfazione e benessere.
Perché ci capita di non essere soddisfatti nonostante la riuscita dei nostri desideri?
L’insoddisfazione, quando assume un carattere disfunzionale e negativo per il benessere, può diventare cronica. L’insoddisfazione cronica è uno stato mentale che si manifesta principalmente nel non essere mai convinti di se stessi e non essere mai appagati per quello che si ha intorno. I principali sintomi sono: continue lamentele, incapacità di comunicare, una spasmodica ricerca della perfezione, una costante fissazione di obiettivi irrealistici. Ci si immerge in uno stato di dispiacere permanente, senza mai essere fieri di ciò che si ha o si è. Sentire la differenza tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere diventa costante. Chi si sente perennemente insoddisfatto non riesce a vivere gli eventi in modo sereno e completo perché inconsciamente teme di perdersi qualcos’altro che magari potrebbe persino essere migliore, anche se non vi ha la certezza. E allora, qualunque cosa viene fatta con la spiacevole sensazione che una parte di sé non sia a posto.
Solitamente le persone faticano a capire e identificare le cause, ma riferiscono uno stato emotivo più o meno costante di demotivazione, noia e di cattivo umore. Le cause dell'insoddisfazione cronica possono essere molteplici e possono derivare dall'educazione, da componenti sociale e contestuali o caratteriali.
Questo stato può avere origine nelle prime esperienze relazionali, dove si forgiano le immagini di sé, degli altri e del mondo circostante. Le convinzioni su se stessi e sugli altri vengono plasmate in primis nel contesto familiare, quindi il tipo di educazione ricevuto modella uno schema di pensiero che incide sul comportamento futuro. Per esempio un tipo di educazione molto rigida, esigente, con pochi permessi e tanti divieti, potrebbe portare il bambino a sviluppare la convinzione che per sentirsi amato è necessario compiere i doveri richiesti. Alcune persone sono delle eterne insoddisfatte perché, nel corso della loro infanzia, non hanno mai imparato a sentirsi appagate.
L'ambiente in cui si vive potrebbe determinare la sensazione di dover raggiungere sempre nuovi obiettivi o non trovare nessun obiettivo interessante. Per esempio, chi frequenta ambienti molto competitivi o al contrario poco stimolanti potrebbe sviluppare la sensazione di dover raggiungere sempre nuovi obiettivi o non trovare nessun obiettivo interessante.
Alcuni aspetti caratteriale alimentano l’insoddisfazione, specialmente nel caso di una personalità incapace di selezionare i propri bisogni e le attività di gratificazioni consone.
Infine, Il contesto sociale è un continuo flusso di costruzione di sogni e desideri accessibili a tutti ma difficilmente realizzabili. Così da un lato viene alimentato un senso di frustrazione di non essere meritevoli, dall’altro lato la sensazione di non avere mai abbastanza, che ci sia sempre qualcosa o qualcuno di migliore.
Il primo passo per affrontare l'insoddisfazione, che sia temporanea o cronica, è avere consapevolezza del proprio stato emotivo e concentrarsi sulle motivazioni al cambiamento.
Per riuscire a superare una costante sensazione di insoddisfazione è indispensabile lavorare su se stessi per poter accettare la vita ed esserne felici.
Vediamo alcuni suggerimenti per imparare a superare i propri ‘mai una gioia’: