Margaret Bourke-White è stata una delle prime fotografe di guerra e una delle prime fotoreporter femminili a ottenere accesso a zone di conflitto.
Si è laureata in fotografia alla Cornell University nel 1927. Dopo la laurea, ha iniziato la sua carriera fotografica lavorando come fotografa industriale e architettonica. Ha acquisito notorietà per le sue immagini di strutture industriali e paesaggi urbani.
Nel 1936, è diventata la prima fotografa assunta da Life, una delle prime riviste di fotogiornalismo. Il suo stile audace e il suo coraggio nel cercare storie la resero un'icona del fotogiornalismo.
La sua carriera include una gran varietà di temi: dalla documentazione della Grande Depressione alle immagini di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, ha coperto eventi come l'invasione della Germania, il campo di concentramento di Buchenwald e la liberazione dei campi di concentramento.
Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perché, oltre ad essere fotografo, sei un essere umano un po' speciale, capace di guardare in profondità dove altri tirerebbero dritto.
Forte senso del giornalismo documentario. La Bourke-White era impegnata a catturare immagini che raccontassero storie importanti e che potessero documentare la realtà del suo tempo.
Uso di prospettive audaci e angoli insoliti. Spesso sperimentava con angolazioni e prospettive insolite per creare immagini visivamente stimolanti. Questa innovazione ha contribuito a definire il suo stile distintivo.
Composizione chiara e ben strutturata. Le sue fotografie erano spesso caratterizzate da composizioni chiare e ben bilanciate. Anche quando catturava scene caotiche o drammatiche, era in grado di mantenere una chiara struttura visiva.
Uso del bianco e nero
Molte delle sue fotografie più iconiche sono in bianco e nero, un medium che ha usato con maestria per catturare dettagli, contrasti e atmosfere emotive.
Empatia umana nelle immagini di guerra
Durante la Seconda Guerra Mondiale, documentò gli orrori del conflitto con una profonda empatia per le persone coinvolte. Le sue fotografie di soldati, rifugiati e vittime di guerra catturano l'umanità nelle situazioni più difficili.
La sua dedizione nel documentare la guerra e la sua capacità di catturare momenti di forte intensità emotiva le hanno fatto guadagnare il rispetto e l'ammirazione nel campo della fotografia documentaristica.
Margaret Bourke-White ha aperto la strada per le fotografe successive che hanno cercato di narrare storie complesse attraverso l’uso di una forma d’arte audace e delicata come la fotografia.
Illustrazione di Elena Volongo