Vivian Maier è stata una fotografa statunitense, esponente di spicco della street photography.
La sua vita e produzione artistica è rimasta nell’ombra per molti anni ed è stato merito di John Maloof se oggi sappiamo di più su di lei. Nel 2007 il ragazzo acquistò all’asta una scatola piena di cose tra cui dei negativi e rullini ancora da sviluppare. Dopo aver sviluppato alcune foto, decise di pubblicarle su Flickr e, ottenendo molto interesse, iniziò ad approfondire la ricerca su quegli scatti portando così alla luce la storia, ed il lavoro, di Vivian Maier.
“Suppongo che nulla duri per sempre. Dobbiamo fare spazio ad altre persone. È una ruota. Sali, vai fino in fondo. E qualcun altro ha la stessa opportunità di arrivare alla fine. E così via. E qualcun altro prende il suo posto.”
La maggioranza delle sue fotografie sono state scattate tra le strade di Chicago e New York, nei quartieri che lei frequentava spesso. I suoi scatti sono coinvolgenti ed allo stesso tempo aspri, caratterizzati da una modalità comunicativa totalmente affascinante.
In ogni inquadratura il suo soggetto viene raccontato in modo così pulito e semplice, ma profondo al punto da far immergere l’osservatore nello scenario.
Vivian Maier aveva uno sguardo attento, notava dettagli apparentemente comuni che una volta dentro al suo occhio fotografico prendevano una lucentezza inedita. Le sue opere risultano piene di realismo e permettono all’osservatore di coglierne l’essenza.
La Maier è molto conosciuta anche per i suoi autoritratti che la raccontano in un modo inedito per l’epoca. Spesso si tratta della sua figura riflessa in una vetrina, o su uno specchio, o della sua ombra sulla strada.
Gli autoritratti erano poco diffusi all’epoca, e già questo è sicuramente un segno dell’avanguardia di questa fotografa, ma ciò che colpisce ancora di più è quello che si cela dietro alle sue immagini riflesse: Vivian Maier con quelle foto vuole indagare se stessa, la sua identità, insomma vuole scoprirsi e conoscersi.
Ecco quindi il forte legame di questa fotografa con l’attualità: il tema identitario. Vivian Maier dimostra appieno che la fotografia è una forma d’arte perché non solo imprime un attimo, rendendolo eterno, ma permette di andare oltre la mera realtà, di scavare più a fondo e di scoprire l’essenza e l'identità di cose o persone.
Illustrazione di Elena Volongo
