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Madre sinonimo di donna

di Michela Belcore20/12/23
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Con la bustina del tè di oggi, mercoledì 20 dicembre, esploriamo il tema della maternità.

Maternità oggi: un pendolo che oscilla tra pentimento e rimpianto.

La parola "maternità" si riferisce generalmente al periodo e alla condizione di essere madre. Esistono diverse sfumature come la maternità biologica, come ruolo sociale, surrogata e adottiva.

Recentemente ha fatto scalpore che la leader di Fratelli d'Italia, l premier Meloni, ha reso la scelta di ricorrere alla gravidanza per altri un reato universale (sempre se non si è milionari, perché in tal caso ci sono delle fastidiose eccezioni).

Connessi a questa, in Italia, si dibatte sui diritti riproduttivi che, però soprattutto altrove, non sono universalmente riconosciuti, come l'accesso all'educazione sessuale, alla contraccezione gratuita, all’aborto e alla pianificazione familiare.

La maternità e la società sono strettamente legate da fattori culturali, sociali ed economici. Infatti la maternità spesso influenza il ruolo delle donne nella società: la percezione tradizionale della donna come figura principale nella cura dei figli può influenzare le scelte di carriera, l'accesso all'istruzione e la partecipazione economica delle donne.

Le politiche di maternità, come il congedo retribuito, le agevolazioni fiscali per le famiglie e i servizi di assistenza all'infanzia, possono avere un impatto significativo sulla vita delle madri e sulla società nel suo complesso. Le politiche che sostengono la maternità possono contribuire a migliorare il benessere delle famiglie: controllo delle nascite e responsabilità ambientale sono le nuove sfaccettature emerse dal dibattito pubblico contemporaneo.

Ne deriva che la natalità è influenzata dalla libertà delle donne di decidere del proprio corpo (con la pillola e la legge l'aborto) e la possibilità di accedere a gradi sempre più alti di istruzione.

Superficialmente questo potrebbe farci sostenere che il calo della natalità potrebbe dipendere dalle scelte delle donne che vorrebbero esclusivamente godere degli stessi diritti della loro controparte maschile. Invece in parte dipende dal fenomeno di smantellamento del welfare e la successiva privatizzazione di numerosi servizi che le famiglie non possono permettersi. In Italia sono le famiglie di origine dei due genitori a essere una base solida per la crescita della prole, ma in uno stato sociale e civile non dovrebbe funzionare così.

Il tasso di natalità in Italia si attesta al 1.22, mentre il tasso di sostituzione (ovvero quello che servirebbe per lasciare invariata la popolazione) è di 2.1. Inoltre la popolazione sta invecchiando è la campana demografica tende a ricordare sempre di più un rombo. 

In passato la donna veniva valutata solo per la sua predisposizione a procreare: le donne venivano ripudiate, per esempio, quando non riuscivano a mettere al mondo eredi maschi. Ironicamente, la biologia invece ci ha dimostrato che in realtà è l'uomo a "decidere" il sesso del nascituro.

Di recente il tema è tornato in prima pagina perché sono state depositate 100.000 firme per far approvare una proposta di legge che obbliga le donne ad ascoltare il battito del feto per provare a dissuaderle dalla volontà di interrompere la gravidanza.

Nella nostra cultura è sedimentata la credenza per cui esista una “natura femminile” provvista di un istinto materno innato, come se le donne, a un certo punto delle loro vite, fossero obbligate a diventare madri. Le logiche culturali etero-normative hanno trovato terreno fertile nella società che le ha utilizzate per strutturare una netta separazione tra la sfera riproduttiva deputate alla donna e quella produttiva di competenza degli uomini.

La disparità di genere nella distribuzione delle responsabilità parentali e nelle opportunità di carriera è una questione centrale, infatti promuovere una divisione più equa delle responsabilità tra genitori può contribuire a un maggiore equilibrio di genere nella società.

La maternità è un'esperienza, una relazione significativa nella vita di molte persone e può avere impatti profondi in ogni contesto: dalla vita familiare, alla società e alla vita individuale. La società e le culture in tutto il mondo possono avere visioni e prospettive diverse che suscitano sentimenti differenti che influenzano il modo in cui viene vissuta e compresa.

Parafrasando Oriana Fallaci in un'intervista, l’importante è che rimanga una libera scelta della donna anche se contrasta con la volontà della società che dovrebbe impegnarsi seriamente a ripensare tutte le politiche riproduttive di sostegno alla maternità.

“Ogni essere umano nasce da una femmina, ma nessuna donna-femmina nasce madre”. (“Pentirsi di essere madri. Storie di donne che tornerebbero indietro. Sociologia di un tabù”, O. Donath)

 

Scritto da

Michela Belcore

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